RIFORMA PROTESTANTE E RIFORMA CATTOLICA
UNA SOCIETA' PROFONDAMENTE RELIGIOSA
Per molto tempo si è pensato che tra Umanesimo e Rinascimento si fosse affermato a una cultura già profondamente Laica
La realtà però è molto più sfumata l'uomo corto, cortigiano, l'artista del Quattrocento aveva posto l'essere umano al centro della riflessione dell'attenzione, la società restava comunque profondamente religiosa
Le incertezze e le inquietudini degli intellettuali non erano penetrate nel popolo che manifestava la sua Fede con una devozione semplice intrisa di superstizione
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I ricchi mercanti in punto di morte si pentivano di aver accumulato ricchezze e facevano lasciti ai poveri ⇒ Occorreva combattere l'ignoranza religiosa
IL CONCILIO DI TRENTO
Il timore che le dottrine conciliariste prendessero il sopravvento indusse il papato a temporeggiare di fronte alle richieste interne di riforma
Il Concilio di Trento fu convocato nel 1545, la spaccatura interna alla cristianità si era ormai consumata
- Il Concilio si concluse con l'approvazione di una serie di decreti che riaffermarono la verità della fede Cattolica messa in crisi dalle dispute teologiche
- Il Concilio di Tinto affermò che la sola Fede non salva l'essere umano Ma occorrono anche le opere Dunque è necessario operare bene nel mondo
La cultura non è fine a se stessa ma va indirizzata al bene comune: attraverso questo si persegue anche la salvezza personale
La chiesa ha il dovere di insegnare e avviare al bene tutti gli esseri umani
NUOVI ORDINI
Durante i decenni della riforma Cattolica sorsero nuovi ordini religiosi orientati principalmente all'educazione
Non tutti i nuovi ordini originariamente erano votati all'educazione, all'istruzione ma vi si adeguarono rapidamente perché accolserò una domanda che sorgeva dalla società
UNA CONGREGAZIONE VOTATA ALL'INSEGAMENTO
Emblematica fu la compagnia di Gesù, la comunità che fu quasi il simbolo della chiesa po' di posti dentina: congregazione insegnante per eccellenza, fondata da Ignazio di Loyola
Lo scopo originario era quello di un'opera di cattolicizzazione del mondo che prevedeva la riconquista Roma delle arie passata al protestantesimo e la conversione dei popoli non cristiani
I gesuiti erano la mobilità e la profonda cultura
UN MODELLO DI INSEGNAMENTO
a Messina i gesuiti si interrogarono su quale programma scolastico fosse migliore e per stabilirlo non si limitarono a discuterne, ma avviarono una serie di sperimentazioni durante mezzo secolo
Fu così che nel 1599 giunsero a Codificare nella Ratio atque institutio studiorum Societati Iesu il loro modello definitivo di studi
La Ratio studiorum:
- costruì di fatto il modello indiscusso cui fecero riferimento anche gli altri ordini religiosi
- Potremmo paragonare questo codice a una legge scolastica che disciplinava le centinaia di collegi gesuistici
- Il collegio era per così dire una scuola transnazionale: la lingua unica era il latino, parlato da docenti allievi
- era un ampio documento, articolato da 30 capitoli, che definiva meticolosamente le regole che dovevano seguire i superiori, professori e alunni, nonché gli orari, programmi, didattica, le norme di comportamento
- La struttura scolastica era piramidale e prefigurava quella che successivamente sarebbe stata assunta dallo Stato
I TRE CORSI
La Ratio studiorum prevedeva norme comuni per i professori enormi specifiche a seconda della materia di insegnamento
C'erano due tipi di scolari: esterni e scolastici
L'ordinamento degli Studi stabilito dalla Ratio studiorum prevedeva Tre corsi successivi umanistico, filosofico e teologico
Il corso umanistico:
- la cui frequenza di solito iniziava tra i 10 e i 12 anni era il primo e si articolava in tre anni di grammatica, uno di umanità e uno di retorica
- Lo studio diretto dei grandi autori classici garantiva l'acquisizione della padronanza scritta orale delle due lingue particolarmente quella Latina
Il triennio filosofico:
- gli allievi studiavano la logica e la fisica aristotelica, la cosmologia la matematica euclidea, la metafisica, la psicologia filosofica
i cinque anni di teologia:
- corrispondeva a un corso universitario ed era riservato a chi voleva entrare nell'ordine e prevedeva lo studio delle Sacre Scritture
LE NOVITA' DIDATTICHE
Tra le novità didattiche che i gesuiti introdussero nella ratio studiorum furono:
- la rigida divisione degli alunni in classe a seconda dell'età (una tale distribuzione degli allievi favoriva il mantenimento della disciplina e l'adozione di una didattica uniforme)
- La grande attenzione alle inclinazioni e disposizioni personali dei singoli allievi
- Un solo docente che insegnava tutte le materie e conosceva bene ogni suo allievo
- L'introduzione di esami per il passaggio da un livello a quello Superiore
- La regolamentazione di premi e di punizioni
- L'obbligo dell'uso parlato della lingua latina
- L'addestramento della memoria
- L'allenamento a superare la timidezza, padroneggiare il latino, controllare la postura
I SOMASCHI
Le direttive indicate dalla Ratio studiorum furono talmente efficaci da divenire il modello per gli altri ordini, ad esempio i Somaschi
- Destinato all'istruzione dei bambini orfani e poveri
GLI SCOLOPI
Gli scolopi si segnalarono per l'impegno profuso sia nell'istruzione Popolare sia nell'ambito dell'educazione collegiale
Il collegio originariamente accoglieva 12 alunni
Presto apertosi agli allievi a pagamento divenne simile ai seminari nobilium dei Gesuiti con insegnamenti quali scherma, ballo, equitazione, disegno
- Destinato alle classi sociali più alte
I BARNABITI
I Barnabiti rappresentarono per qualche tempo una piccola congregazione debita alla predicazione della parola di Dio
Soltanto più tardi a citarono di aprire una scuola qui fecero seguito altri istituti
Anche i Barnabiti elaborarono una loro Orazio studiorum, per molti aspetti vicino a quella dei Gesuiti, Ma alcune caratteristiche proprie
Meno legate alla centralità della tradizionale impianto umanistico retorico
Le scuole Barnabiti che si aprirono alle indicazioni ai suggerimenti concernenti una scuola più attenta alla concretezza e agli sviluppi tecnico-scientifici
costante è caratteristico fu inoltre il loro rifiuto delle punizioni corporali
- Destinato agli alievi di media e modesta condizione
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